1. Qual è la parte che preferisci o il momento di maggior orgoglio per Gravity Media?
Ce ne sono tantissimi, ma un paio mi vengono in mente: credo che lavorare alla copertura della BBC per la Coppa del Mondo femminile nel 2019 sia una delle cose più importanti, c'è stato tantissimo lavoro e tutto è andato in onda, vedere i tuoi progetti sulle schermate di caricamento di iplayer per la prima volta è stato stranamente gratificante. Non si tratta di un singolo momento, ma sono davvero orgoglioso di tutto il lavoro che svolgiamo per la FA, dal rebranding della FA Cup al culmine del lockdown, al popolamento di un Wembley vuoto con 40 comparse e 4 troupe (e un sacco di post-produzione), è sempre stato impegnativo e richiede tempo, ma alla fine molto soddisfacente.
2. Cosa ti motiva al lavoro?
Principalmente si tratta di un paio di cose: una, un po' scontata, è semplicemente portare a termine il lavoro, con soddisfazione dei clienti e degli stakeholder, sia interni che esterni. L'altro è prendere un brief, anche se dettagliato (o un brief) e creare un look o un'atmosfera, a volte dal nulla, fino ai progetti finali, che vengono mandati in onda.
3. Un consiglio per chi inizia a lavorare nel settore broadcast/tecnologico?
L'interesse per l'obiettivo che si vuole raggiungere è davvero importante, non più dell'esperienza, ma può compensare la mancanza di quest'ultima. Quando il dipartimento esamina i CV o le domande di lavoro, non guardiamo i voti o l'università frequentata. Guardiamo soprattutto un curriculum o un esempio di lavoro, ma poi ci chiediamo se a questa persona piacciono gli sport, se ne pratica qualcuno o se lo dichiara tra i suoi interessi, allora ci interessa di più.
4. Sport / squadra / film / programma televisivo preferito?
Sport - Calcio da guardare, surf o corsa da praticare. Squadra - Arsenal (a dire il vero, il mio interesse si è un po' affievolito negli ultimi anni!) Film - troppi da elencare, ma Starship Troopers, A Bridge Too Far e Grosse Pointe Blank sono tra i primi posti.
5. Cosa rende grande la TV dal vivo?
Deve essere basato su un evento, più grande è meglio è. Ecco perché i Mondiali di calcio, le Olimpiadi o persino Glastonbury sono fantastici. Un'ottima copertura aggiunge alle storie/drammi/spettacoli, non ti sembra mai di essere lì, ma con una produzione decente può farti sentire come se non ti stessi perdendo nulla. Nel caso di Glastonbury, evitare le lunghe file di toilette, la mancanza di sonno e riuscire a vedere i gruppi musicali che desideri è sicuramente più probabile dalla comodità di casa tua.
